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I nuovi frutteti saranno bassi, pedonali e avranno bisogno di meno chimica

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Frutteti fanno parte della nostra agricoltura e della nostra tradizione. Ci sono angoli d’Italia diventati famosi anche per i frutti che regala la terra in quella zona, pensiamo alle favolose mele del Trentino Alto Adige o alle ciliegie di Vignola. Si sta ora pensando di rivoluzionare questo tipo di coltivazione, creando dei frutteti a pareti, in modo tale da sfruttare la verticalità. L’altra idea è che i frutteti siano pedonabili, ovvero gestibili a piedi.

 

Innesto per approssimazione: cosa è

Esistono diverse tecniche in giardinaggio per innestare piante e fiori a seconda della loro tipologia. Ve ne è uno, ormai scarsamente utilizzato, interessante però da conoscere, non solo perchè praticato per molto tempo nei tempi antichi, ma soprattutto perchè utilizzato ancora nelle campagne per unire due rami della stessa pianta o per la coltura dei bonsai. Si tratta di una operazione molto semplice da condurre, che tenteremo di illustravi qui di seguito: l’innesto per approssimazione.

Piante da frutto: preparazione del terreno per l’impianto

Abitare in campagna non significa semplicemente avere la possibilità di costruirsi un orto per le necessità alimentari relative alla verdura. Per i più appassionati e forse temerari, vi è anche la possibilità di piantare degli alberi da frutto. Affinché l’impianto avvenga in maniera ottimale è necessario preparare il terreno in modo tale da dare alla pianta la chance di crescere al meglio delle sue possibilità.

I lavori di aprile nel frutteto familiare

Per chi possiede un frutteto familiare, aprile è il mese giusto per dedicarsi alla prevenzione di funghi e malattie che potrebbero danneggiare la pianta e inibire il raccolto; da aprile a luglio, infatti, i controlli vanno intensificati in quanto le piogge primaverili favoriscono la rapida diffusione delle malattie fungine e dei parassiti, che possono essere combattuti con una pulizia completa del terreno o del prato nel quale si trovano le piante.

Per prima cosa è consigliabile smuovere il terreno intorno agli alberi di frutto in modo da individuare il prima possibile la presenza di parassiti o altri elementi dannosi; innanzi tutto dovete recidere i rami rovinati dal freddo oppure colpiti dalle screpolature e rimuoverli insieme alle foglie secche e ai residui delle potature mediante un rastrellamento.

Il materiale organico ricavato è sicuramente un’ottima sostanza nutritiva ma può diventare una pericolosa fonte di propagazione di parassiti, come afidi e cocciniglie, e di malattie fungine, quindi dopo averlo allontanato dai piedi della pianta, bruciate il tutto oppure interratelo con attenzione. Vediamo, quindi, come procedere per fare queste operazioni.

Lavori nel frutteto: il diradamento del raccolto

diradamento frutti

Per chi possiede un frutteto, anche ad uso familiare, in questo periodo si presenta come lavoro necessario, quello del diradamento dei frutti. Certamente, un albero pieno di frutti è bello da vedere e fa pensare ad un raccolto ricco, ma purtroppo non è sempre così, anzi: un numero eccessivo di frutti potrebbe portare un raccolto scarso sia dal punto di vista della quantità che della qualità dei frutti.

Chi effettua il diradamento per la prima volta può naturalmente incontrare delle difficoltà nella scelta dei frutti da diradare; in via di principio, i frutti da eliminare sono preferibilmente quelli malformati, poco sviluppati, colpiti da parassiti, ruggine o ticchiolatura, posti in posizione interna e che quindi non ricevono luce del sole adeguata, quelli nati su rami troppo sottili oppure posizionati nella parte bassa e che, quindi, con l’aumentare del peso degli altri frutti, toccheranno a terra.

È preferibile operare le operazioni di diradamento a mano e non con le cesoie, in quanto le cicatrici che si lasciano sul punto di rottura del frutto sono piccole e non rappresentano un problema; attenzione anche a non strappare di netto il frutto ma a staccarlo con un movimento rotatorio, in modo da non provocare la rottura della corteccia.

Lavori mese per mese: Marzo

lavori marzo

In casa:
irrorare le piante ogni giorno, insistendo sulla pagina inferiore delle foglie. Smuovere bene il terreno dei vasi. Annaffiare più frequentemente del solito, magari con una dose di acqua ridotta, per evitare alla pianta la siccità, molto dannosa in questo mese. Concimare con fertilizzante organico in polvere sparso in superficie.

Spruzzare le foglie con un buon lucidante antiparassitario. Iniziare, verso la fine del mese, le irrorazioni settimanali con acqua e stimolante ormonico. Evitare la diretta esposizione delle piante da appartamento all’aria fino a quando la temperatura esterna non sia superiore ai 16°.
 
Sul balcone:
rimuovere le ultime coperture invernali. Rinvasare (verso la fine del mese) i gerani e le altre piante perenni, utilizzando terriccio fresco e ben concimato.
Dare inizio al trapianto a dimora delle pianticelle nate da seme in autunno o durante l’inverno.

Controllare tutte le legature dei rampicanti e provvedere a rinnovarle se il gelo ha provocato qualche danno. Provvedere alla potatura del glicine.

 

Lavori mese per mese: Febbraio

lavori mese di febbraio

In casa:
evitare l’esposizione delle piante da appartamento, fiorite o non, all’azione diretta del sole. Non portare incautamente all’esterno le piante d’appartamento, anche se, specie nell’Italia centro meridionale, la temperatura è notevolmente salita. È meglio usare prudenza e attendere che la stagione sia definitivamente entrata nella primavera e la temperatura si mantenga sufficientemente alta.

Potare a circa un palmo di altezza e riporre in luogo buio e fresco, senza alcuna annaffiatura, la stella di Natale (Euphorbia pulchem’ma). In maggio si provvedere a rinvasarla, si rimetterà il vaso all’aperto e si darà inizio alle normali operazioni colturali.

Sul balcone:
aprire ogni tanto i pannelli vetrati che chiudono serre o lettorini per far respirare le piante e impedire un dannoso accumulo di umidità. Questa operazione deve essere compiuta nelle ore di sole e l’apertura dei vetri non deve durare più di un’ora.

Potare i rosai se non era già stato fatto in gennaio.

Lavori mese per mese: Gennaio


lavori mese per mese: Gennaio
In casa
Eliminare le foglie in­giallite e cercare di in­dividuare la causa del­l’inconveniente. Dedicare particolari cure alle piante con fioriture invernali per evitare che sfioriscano rapidamente. Controllare i sottovasi per eliminare l’acqua stagnante.
Provvedere alla con­servazione delle specie bulbose fiorite fra Na­tale e Capodanno, to­gliendo i bulbi dall’ac­qua quando le corolle sono appassite.
Sul balcone
Non annaffiare vasi e cassette durante la cat­tiva stagione, nelle re­gioni settentrionali; nel centro-sud è consiglia­bile somministrare qual­che bicchiere di ac­qua se il mese si man­tiene particolarmente asciutto e la tempera­tura oscilla intorno ai 10°.
Controllare periodicamente gli arbusti di ro­se. Se si verifica una precoce apparizione di gemme si rende ne­cessaria l’immediata potatura.
Provvedere, se neces­sario, alla riparazione dei tralicci per rampi­canti prima che i deli­cati germogli rendano più difficile questa operazione.