Piante da appartamento: l’Aglaonema pictum

Al genere Aglaonema appartengono una sessantina di piante da appartamento, particolarmente apprezzate per la bellezza del fogliame. Della loro resistenza abbiamo già trattato in un capitolo precedente, mentre in questa sede vogliamo occuparci di una varietà molto decorativa, l’Aglaonema pictum, appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria del sud-est asiatico.

I fusti possono raggiungere il metro e mezzo di altezza, ma ne esistono anche delle varietà nane, che difficilmente superano i cinquanta centrimetri. Le foglie sono lunghe e lanceolate, di colore verde brillante, con striature gialle, bianche o verde chiaro. In appartamento non sempre l’Aglaonema pictum riesce a fiorire, ma in particolari condizioni ambientali, mostra delle spate biancastre simili alle calle. La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede interventi particolari, come dimostra la scheda che segue.

Piante esotiche da appartamento, le cure

piante esotiche appartamento

Cocco, kentia, chamaedorea, phoenix sono tutte piante che amano il caldo e vivono bene in un ambiente umido. In questo periodo possiamo trasferire tutte le nostre piante esotiche all’esterno perchè godano delle belle giornate e ricevano più luce; naturalmente però andranno poste al riparo sia dalla luce solare diretta che dal vento e dalle piogge, quindi l’ideale sarebbe metterle al riparo sotto una tettoia o a ridosso dei muri in balcone.

Le piante che sono un po’ troppo cresciute rispetto al vaso che le ospita andranno rinvasate in un contenitore leggermente più grande sul cui fondo sistemeremo, come al solito, uno strato di palline di argilla espansa e che riempiremo con del buon terriccio per piante verdi. Al terriccio possiamo mescolare del concime minerale o del compost per renderlo ancora più fertile. Se la pianta richiede un tutore sistemiamolo nel vaso insieme a questa e non dopo se non vogliamo rovinare le radici.

Ficus, le cure estive

ficus indiano

Chi non ha mai ricevuto in regalo, o donato a propria volta, un ficus alzi la mano. Infatti, grazie alla sua facilità di coltivazione, cui si accompagna un grande valore ornamentale, il Ficus indiano (Ficus elastica) è tra le piante d’appartamento più amate e diffuse. Per mantenerlo sano è fondamentale assicurargli le cure adeguate durante tutto l’anno e l’inizio dell’estate è proprio il momento giusto per mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti fondamentali per rinvigorirlo e prolungarne la vita. Vediamo di cosa si tratta:

Per cominciare, anche il ficus, come la gran parte delle altre piante da appartamento, trarrà beneficio da un trasferimento all’esterno. Sarà utile poi sostituire almeno in parte il terriccio o, se il vaso risulta troppo piccolo, procedere direttamente al rinvaso: scegliamone uno più grande riempito di terriccio universale cui mischieremo palline di argilla espansa per favorire il drenaggio e concime granulare a lenta cessione.

Portare le piante d’appartamento all’esterno

piante da interno

Il mese di maggio è il momento ideale per portare all’esterno le piante che fino a questo momento abbiamo tenuto in appartamento, in modo che anch’esse godano delle temperature miti che le aiuteranno a ringiovanirsi e rinvigorirsi. Sistemiamole dunque in un luogo luminoso, al riparo da venti e forti piogge, dopo avere sostituito il primo strato di terra con nuovo terriccio.

Tuttavia, ciascuna pianta da interno ha le proprie esigenze e necessita di specifiche cure anche al momento di essere portata fuori. Vediamo quindi come tenere in forma alcune tra le piante più diffuse tra le mura domestiche: spatifillo, camedorea e dieffenbachia.

Spatifillo

Lo spatifillo è forse la più diffusa tra le piante da interno. Portata all’esterno in questo periodo dell’annosi svilupperà e produrrà nuovi fiori. Sistematela in un punto luminoso ma al riparo dai raggi solari diretti e proteggetela dai parassiti somministrando un insetticida sistemico in pastiglie.

Achimenes, per una primavera multicolore

achimenes

L’Achimenes è una splendida pianta della famiglia delle Gesneriacee, originaria dell’America centrale e coltivabile sia in appartamento che in serra.

E’ caratterizzata da fusti sottili di colore verde pallido e da grandi foglie rugose che, a seconda della specie, possono assumere colorazioni differenti, presentando diverse tonalità di verde o di rosso-bronzato. I fiori sono tubolari e compaiono sulla pianta in primavera, per poi colorare l’ambiente circostante fino al termine dell’estate con tinte che vanno dal bianco al giallo, dal viola al rosso.

La coltivazione è abbastanza semplice ed adatta anche a coloro che hanno poco tempo da dedicare all’arte del giardinaggio, purché si rispettino le esigenze minime della pianta.

Piante da appartamento: Caladium

caladium

Il genere Caladium comprende una quindicina di specie perenni, appartenenti alla famiglia delle Aracee ed originarie delle zone tropicali dell’America meridionale (in particolare del Brasile).

Si tratta di una pianta apprezzata soprattutto per le sue foglie larghe molto decorative, con tinte sfumate che vanno dal bianco al rosa al rosso, per un effetto cromatico con pochi eguali all’interno del giardino.

Nel periodo estivo può produrre dei piccoi fiori, ma è chiaro che la bellezza della pianta è data soprattutto dallo spettacolo offerto dalle foglie, che coloreranno i nostri ambienti dalla primavera all’autunno.

Azalee e Rododendri

rododendro

Rododendri e azalee sono piante arbustive appartenenti al genere Rhododendron della famiglia delle Ericaceae; il nome del genere deriva dal greco rhodon=rosa e dendron=albero e letteralmente significa albero dai fiori rosa. A partire dalle osservazioni condotte da Carlo Linneo nel ‘700 azalee e rododendri furono considerati due generi di piante completamente diversi però, man mano che le specie conosciute si fecero più numerose, nell’800 finirono per essere riconosciute come un unico genere, il rhododendron appunto.

Ne consegue che il nome di azalea non avrebbe più motivo di essere usato, se non come denominazione comune del rododendro. In realtà però la distinzione tra rododendri e azalee viene ancora ampiamente tenuta in considerazione, anche dai giardinieri professionisti. Nei post a seguire, in cui vi parleremo delle caratteristiche botaniche di queste arbustive e vi sveleremo i segreti per coltivarle al meglio, terremo quindi presente questa distinzione.

Piante da appartamento: la Kentia

kentia

La Kentia (Howea forsteriana) è una splendida pianta da appartamento originaria dell’Australia e della Nuova Zelanda ed appartenente alla famiglia delle Palmae.

E’ caratterizzata da un fusto abbastanza corto e da foglie pendule, lunghe più di mezzo metro, dal colore verde brillante. I fiori sono costituiti da spighe a forma di cilindro dal colore verdastro o marrone, ma non compaiono mai nelle piante coltivate in appartamento e regalano la propria bellezza esclusivamente nelle zone di origine.

Se coltivata in casa, la Kentia non supera quasi mai i tre metri di altezza, mentre in piena terra può anche superare i trenta metri.

Piante da appartamento: la Fittonia

fittonia

Al genere Fittonia appartengono due specie di piante da appartamento (Fittonia argyrineura e Fittonia verschaffeltii), tanto apprezzate quanto difficili da coltivare, considerando la quasi impossibilità di riprodurre in casa le condizioni di umidità dell’area di origine.

La famiglia di appartenenza è quella della Acanthacee, mentre l’origine si può ricondurre all’America del Sud (il Perù in particolare), sebbene siano stati fatti numerosi tentativi di coltivazione anche in altre zone del Globo.

La Fittonia è caratterizzata da foglie ovali di colore verde brillante con venature bianco-avorio (nel caso della varietà argyrineura) o rosso carminio (nel caso della varietà verschaffeltii). Tende a crescere in larghezza, rendendosi particolarmente adatta alla coltivazione in vasi sospesi.

Fioriture di Marzo

fioriture marzo

Soprattutto nelle regioni dell’Italia centro meridionale il mese di Marzo coincide con il momento della piena ripresa vegetativa e, quindi, sono moltissime le specie che co­minciano a fiorire, sia per quanto riguarda gli arbusti e gli alberi, sia per quanto con­cerne le erbacee annuali, le biennali o le perenni.

Assai difficile, quindi, elencare le piante che in Marzo iniziano ad emettere le corolle, tanto più che molte fra queste specie sono di tipo spontaneo ed hanno il loro naturale «habitat» fra i campi e lungo i margini dei boschi.

Tipiche rappresentanti di questa flora mino­re, ma tanto graziosa e preziosa, le primule veris dal giallo inconfondibile, le violette mammole, le pratoline, le calendule, gli anemoni.

Cominciano anche a fiorire ovunque gli ar­busti e gli alberi, come il gelsomino primolino, la forsizia, le magnolie a foglia caduca, alcune clematidi e il glicine, i meli e i ciliegi da fiore, le camelie, i limoni e qualche azalea precoce.

Colocasia, l’orecchio di elefante

colocasia

La Colocasia è una spettacolare pianta appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria delle zone tropicali africane. Alle nostre latitudini cresce spontanea nelle regioni del sud ed in Sardegna, ma può anche essere coltivata sia in vaso che in giardino (nell’ultimo caso sono in presenza di temperature non troppo rigide).

E’ caratterizzata da foglie molto grandi (possono raggiungere i 60 centimetri di lunghezza ed i 40 di larghezza), vagamente somiglianti alle orecchie di elefante. I fusti sono piuttosto robusti, ma anche parecchio molli, per cui non è difficile che finiscano nel terreno sotto il peso del fogliame.

La varietà più interessante è la Colocasia esculenta, altrimenti detta taro, i cui tuberi (del tutto simili a quelli delle patate) vengono consumati come alimenti, sia bolliti che grigliati. Anche le foglie sono commestibili, specie se giovani e consumate alla stregua delle nostre verdure cotte.

Fioriture di Febbraio

fioriture di febbraio

Questo mese, malgrado in qualche regione vi sia ancora possibilità di freddo intenso e di piogge persistenti, indubbiamente rap­presenta il periodo delle sorprese per quan­to riguarda le fioriture. Infatti, anche se in giardino la neve persiste negli angoli più umidi ed esposti a Nord, non è difficile scor­gere l’improvvisa macchia rosa della Bergenia o sassifraga, il lillà dei primi crochi o il giallo vivo delle forsizie, del calicanto, della amamelide o del gelsomino nudiflorum.

In Riviera poi, o nel Centro Sud, la mimosa illumina di lunghi tralci color limone lo sfondo cupo delle magnolie, dei cipressi, dell’alloro, dei lecci e degli eucalipti.

Sulle roccaglie esposte al sole fioriscono i primi anemoni, il quadrifoglio rosa o giallo, il Galanthus, le calendule, qualche timida pratolina o gli ellebori più tardivi. Quasi tutte le piante cominciano a mettere le gemme; nel Sud la fioritura dei mandorli volge ormai alla fine, mentre altrove i peschi cominciano a velarsi di una tenue sfumatu­ra rosa nel cauto aprirsi dei primi petali.

Piante da appartamento: la Vriesia

vriesia

La Vriesia o Vriesea è una splendida pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliacee ed originaria dell’America centrale e meridionale, parecchio diffusa alle nostre latitudini, dove viene coltivata per lo più all’interno delle pareti domestiche.

La bellezza della pianta sta sia nel fogliame lucido con un meraviglioso effetto chiaro-scuro, sia nella fioritura dalla forma di spada che può assumere colorazioni diverse a seconda della specie. La Vriesia cresce molto lentamente, rallegrando per un lungo periodo di tempo la nostra casa, ma generalmente tende a “spegnersi” dopo la fioritura, lasciando alla base solo qualche germoglio dal quale si producono nuove pianticelle.

In ogni caso, vale la pena adottarla come amica, poiché regalerà uno spettacolo di rara bellezza per tutto l’arco dell’anno, sempre ammesso che venga coltivata nella maniera corretta. Come?