Cosa seminare a febbraio, le carote

La carota, il cui nome botanico è Daucus carota, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Umbelliferae tipica delle zone a clima temperato, che viene utilizzata soprattutto come ortaggio.

Le carote possono essere seminate tutto l’anno a seconda delle zone: le regioni meridionali possono essere seminate all’aperto già a febbraio, in modo da ottenere una semina primaverile, a patto di coltivarle in un luogo soleggiato e riparato dal vento; se le condizioni climatiche non permettono una semina in questo periodo, potete effettuarla da aprile a maggio per avere una raccolta estiva oppure da fine agosto alla fine di ottobre per una produzione autunnale e invernale.

Precedentemente, vi avevamo spigato come coltivare le carote in vaso, oggi vediamo come seminarle in piena terra.

L’orchidea Encyclia

Al genere Encyclia appartengono circa 15 specie di orchidee epifite originarie dell’America centro-meridionale; la forma di queste orchidee dipende dalla specie, tuttavia hanno alcuni tratti comuni come gli pseodobulbi, che producono due lunghe foglie lievemente carnose di colore verde chiaro; i fiori possono essere anch’essi di colore verde chiaro, oppure bianchi o rosati, con puntinature o venature marroni oppure porpora.

Alcune specie di orchidee del genere Encyclia producono fiori molto grandi, altre, invece, presentano dei piccoli fiori riuniti in spighe; sempre a seconda della specie, i fiori sbocciano in inverno oppure in tarda primavera.

Cosa seminare a febbraio, gli spinaci

Tra le verdure che possono essere ancora seminate a febbraio ci sono gli spinaci, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, originaria dell’Asia e giunta in Europa attorno all’XI secolo d.C. Gli spinaci, il cui nome botanico è Spinacia oleracea, sono tra le verdure con il più altro contenuto di ferro, oltre che sali minerali e di altre sostanze nutritive, e per questo vengono molto utilizzati in cucina per realizzare diverse preparazioni.

Gli spinaci riescono a svilupparsi bene nei climi temperati, anche se sono in grado di resistere a temperature di alcuni gradi sotto lo zero e anche a leggere gelate; al contrario, non amano la siccità e quindi non vanno esposti direttamente ai raggi del sole. Il terreno ideale per la coltivazione degli spinaci è quello sciolto, ben drenato e a medio impasto; regolarmente è bene effettuare la sarchiatura in modo da far prendere aria al terreno e da eliminare le erbe infestanti.

L’Argania spinosa, ovvero l’albero dell’olio di Argan

Sicuramente conoscete tutti l’olio d’Argan, uno tra gli oli vegetali più conosciuti e dalle proprietà estremamente benefiche; ma forse, non tutti sapete che l’olio di Argan si ottiene dalla spremitura dei semi dell’Argania spinosa, una pianta molto rara appartenente alla famiglia delle Sapotaceae.

Il nome di questa pianta è dovuto alle sue origini, essendosi sviluppata ad Argana, un paese a nord est di Agadir, in Marocco, e poi diffusasi grazie alla coltivazione umana; attualmente l’Argania si trova solo nel Sud del Marocco per un’estensione di circa 800.000 ettari, che si traduce con circa 21 milioni esemplari, e in una piccola zona del Messico. L’appellativo “spinosa” è dovuto al suo aspetto spinescente, anche se nella forma e nel tronco ricorda l’Olivo.

L’Argania spinosa può raggiungere i 10 metri di altezza ed è molto longeva, basti pensare che può vivere fino a 400 anni, ma non è possibile coltivarla fuori dal suo paese di origine, in quanto non riesce proprio a svilupparsi, tuttavia ne è possibile la propagazione per seme.

Cosa seminare a febbraio, le piante annuali a fioritura estiva

Febbraio è il mese giusto per procedere con la semina di alcune specie di piante annuali che poi possono essere trapiantate nei vasi, nelle aiuole o nelle bordure durante la stagione primaverile ed estiva; visto che ancora le temperature sono basse, per effettuare questa operazione è necessario avere a disposizione una piccola serra posizionata in un luogo riparato.

Le piante adatte ad essere seminate in questo periodo sono la verbena, la zinnia e il tagete.

Verbena. La verbena è una pianta ornamentale che fiorisce da giugno a settembre, e che è particolarmente adatta ad essere utilizzata nelle bordure nel caso delle varietà alte, e nelle fioriere in caso di quelle basse; gli ibridi del gruppo Compacta, invece, possono essere usati anche come tappezzanti.

San Valentino: quali fiori regalare per questa ricorrenza?

Quale migliore occasione di San Valentino per regalare dei fiori alla vostra amata? Di sicuro la festa innamorati si presta molto bene ad un omaggio floreale, a patto di scegliere il fiore giusto. Infatti, mai come a San Valentino è importante il linguaggio dei fiori, quindi, vediamo quali sono i fiori più adatti da regalare per questa ricorrenza.

I classici fiori da regalare a San Valentino sono, naturalmente, le rose rosse, simbolo dell’amore; la prima cosa da sapere è che le rose vanno regalate in numero dispari e mai pari, per ottenere un bel mazzo di rose, il numero giusto è sette; se le rose rosse sono sinonimo di amore e passione, quelle bianche simboleggiano purezza e amicizia e quelle rosa l’innocenza.

Se volete qualcosa di diverso dalle rose ma che indichi allo stesso modo l’amore che provate per una certa persona, orientatevi sui tulipani; forse non tutti lo sanno, ma il tulipano è un fiore dedicato all’amore fin dalla sue origini, in quanto la leggenda vuole che sia nato dal sangue di un giovane che si era ucciso per una pena d’amore.

Come scegliere il terriccio giusto

La scelta del terriccio da mettere nel vaso è molto importante per lo sviluppo della pianta e quindi è opportuno conoscere quali sono le diverse esigenze delle piante in fatto di terreno; ecco, quindi una panoramica di terricci presenti sul mercato da scegliere in base al tipo di pianta da trattare.

Terriccio universale

Sotto la denominazione di “terriccio universale” si annoverano diversi tipi di prodotto, tuttavia, generalmente questi contengono una buona percentuale di sostanza organica, capacità di trattenere l’acqua e un pH neutro; inoltre può essere arricchito al momento dell’uso con altri prodotti. Questo terriccio è adatto alle piante da fiore oppure per migliorare la qualità del terreno in giardino.

Terriccio per acidofile

Il terriccio per acidofile è un prodotto a base di diverse torbe miscelate tra di loro, quindi è un terreno essenzialmente fibroso e ricco di sostanze organiche, povero di minerali, a ridotta salinità, capace di trattenere l’acqua; questo terriccio è l’ideale per le cosiddette piante acidofile, cioè quelle che amano i terreni a pH acido, come gardenie, ortensie, azalee e camelie.

Cosa seminare a febbraio, la rucola

Febbraio è il mese adatto per seminare la rucola, una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Cruciferae; la rucola, il cui nome botanico è Eruca sativa, è una pianta molto usata in cucina per la realizzazione di diverse ricette e per questo è molto diffusa. Coltivare la rucola non è difficile e cresce bene in tutti i tipi di terreno, anche se, più il terreno è arido e più le foglie possiedono una consistenza spessa e un sapore piccante.

La rucola coltivata, conosciuta anche come rughetta, non deve essere confusa con la rucola selvatica, che è diversa sia per sapore che per le foglie e per il colore; la rucola è conosciuta fin dall’antichità per il suo sapore leggermente piccante e per le sue numerose virtù benefiche, questa pianta, infatti, possiede proprietà digestive, depurative e stimolanti.

Lavori di febbraio: il controllo di metà inverno alle piante

A inizio febbraio siamo proprio a metà inverno e quindi è arrivato il momento di controllare lo stato di salute delle nostre piante in vista della prossima primavera; infatti, è meglio controllare ora come stanno le piante che trovarsi con dei seri inconvenienti da risolvere una volta che riporterete i vasi all’aperto.

Il primo accorgimento è quello di controllare che le piante non abbiano perso le foglie; se così fosse, potrebbe essere che le piante siano state collocate troppo vicine ai termosifoni: in questo caso bisogna spostarle immediatamente per non rischiare danni ancora più gravi, fino alla morte della pianta stessa.

Annaffiate adeguatamente le piante e, nel dubbio, abbondate un po’, facendo attenzione a non spruzzare acqua sulle foglie perché potrebbero rimanere delle tracce di calcare sulla pagina superiore.

Rosa canina, proprietà

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della Rosa canina, una rosa selvatica tra le più diffuse nel nostro Paese; dopo avervi descritto le sue caratteristiche botaniche e come coltivarla al meglio, oggi vi illustreremo le sue proprietà fitoterapiche.

La Rosa canina, infatti, possiede diverse proprietà benefiche e per questo è molto utilizzata sia in fitoterapia che in erboristeria, oltre ad essere usata anche dall’industria cosmetica e da quella alimentare; la Rosa canina, infatti, possiede diverse principi attivi che la rendono un’autentica miniere di benessere.

La caratteristica fitoterapica principale della Rosa canina è quella di essere particolarmente efficace nel rafforzare le difese immunitarie dell’organismo e quindi risulta l’ideale per curare le comuni infezioni stagionali, come ad esempio il raffreddore, tanto che tisane e decotti di Rosa canina vengono consigliati per combattere i sintomi da raffreddamento stagionali. Da Rosa canina possono essere utilizzate tutte le parti, e quindi le foglie, i fiori e, soprattutto i frutti cinorrodonti che vengono raccolti in autunno.

Cosa seminare a febbraio, le fave

Il mese di febbraio è alle porte, ed è arrivato il momento di dedicarsi alla semina di diversi ortaggi e piante; iniziamo con le fave, delle verdure appartenenti alla famiglia delle Leguminose, che in tutte le regioni d’Italia possono essere piantate da fine gennaio a marzo, anzi: le fave sono proprio le prime leguminose da piantare.

La fava, il cui nome botanico è Vicia faba, è una pianta annuale dalla crescita molto rapida, il cui frutto è un baccello che contiene dai 3 ai 10 semi appiattiti di colore verde.

Come seminare le fave

Come dicevamo all’inizio, questo è il momento di seminare le fave; non vi fate intimorire dal freddo di questi giorni: la fava è un ortaggio che teme le temperature elevate mentre riesce a resistere al freddo intenso, addirittura fino a 4 o 5 gradi sotto lo zero.

Rosa canina, cure e coltivazione

La Rosa canina è senza dubbio la specie di rosa selvatica più diffusa in Italia, e cresce allo stato spontaneo nei boschi e nelle siepi; la Rosa canina, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, è diffusa in molte aeree a clima temperato dell’Europa, oltre ad essere stata introdotta anche in America, in Australia e in Nuova Zelanda.

L’appellativo di “canina” riferito a questa rosa selvatica si deve a Plinio il Vecchio, che riferisce come un soldato romano sia stato guarito dalla rabbia grazie ad un decotto di radici di questa rosa. Oltre a Rosa canina, i nomi con i quali viene indicata questa rosa sono “Rosa selvatica”, “Rosa di macchia” e “Rosa di bosco”.

Dal punto di vista botanico la Rosa canina si presenta come un arbusto spinoso alto circa 100 o 200 centimetri e caratterizzato da fusti legnosi dotati di spine, da fiori rosati dai grandi petali, che compaiono in tarda primavera e, soprattutto, dai frutti carnosi dai colori molto vivaci che maturano in tardo autunno.

“Art & Flowers”: l’arte floreale in mostra al Macef di Milano

Appuntamento imperdibile per gli amanti di fiori e piante quello che si terrà dal 27 al 30 gennaio 2011 a Milano all’interno del Macef, il Salone Internazionale della Casa; anche quest’anno, infatti, il prestigioso appuntamento milanese ospiterà la rassegna internazionale d’arte floreale “Art & Flowers” by Macef, organizzata da Floral Designer, la Scuola Internazionale d’Arte Floreale.

Il soggetto di questa VIII edizione di “Art & Flowers” è “Fiori & Barocco”, e proprio su questo tema si sfideranno i migliori e più famosi maestri di Floral Design nazionali e internazionali, che realizzeranno degli innovativi e particolari elaborati floreali, indossando abiti del 1700 completi di accessori.