Fioriture estive: Caryopteris

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Caryopteris

Fioritura: da luglio ad ottobre
Impianto: in aprile-maggio
Tipo di pianta: arbustiva perenne
Altezza max: un metro

Il Caryopteris è una pianta appartenente alla famiglia delle Verbenacee ed originaria dell’Asia centrale. Si presenta in forma arbustiva, con foglie dal colore grigio-verde, ovali e lanceolate ricoperte di peluria. La particolarità del fogliame è data dalla capacità di sprigionare un intenso profumo nel momento del contatto con le mani.

I fiori sono molto piccoli, di colore violetto o bianco a seconda della specie e fanno la propria comparsa nel mese di luglio, rallegrando poi l’ambiente circostante fino ai primi freddi autunnali. Solitamente i Caryopteris vengono coltivati in esterno, nella decorazione di aiuole o giardini rocciosi, ma sono anche particolarmente ricercati come fiori recisi nella composizione di bouquet.

Gypsophila paniculata ovvero il Velo da sposa

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La Gypsophila paniculata

Fioritura: da primavera a tarda estate
Impianto: fine inverno, tarda estate oppure autunno
Tipo di pianta: erbacea perenne
Altezza max: 75 centimetri

La Gypsophila paniculata è una pianta perenne erbacea appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’America; la Gypsophila è caratterizzata una rosetta di foglie dalle quali si dipartono degli steli ricoperto da piccoli fiori di colore bianco oppure rosa, molto fitti; proprio dai fiori piuttosto compatti deriva il nome volgare della pianta, cioè Velo da sposa. La fioritura inizia in primavera e si protrae fino a tarda estate.

Ninfee, è il momento di moltiplicarle

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Se avete un laghetto o un vasca d’acqua in giardino e lo avete abbellito con delle splendide ninfee il mese di giugno è il momento ideale per procedere alla loro moltiplicazione e somministrare loro le cure necessarie perchè crescano sempre più rigogliose.

Vediamo quindi quali interventi bisogna effettuare e in che modo:

Moltiplicare le ninfee

Per la moltiplicazione delle ninfee estraete le piante dall’acqua e dividete i rizomi lasciando una gemma per ogni pezzo tagliato;

Se il vostro laghetto è naturale potete interrare i rizomi direttamente sul fondo, se invece si tratta di una vasca in pietra o in muratura le piante andranno messe a dimora in vasi o contenitori di dimensioni adeguate che andranno ancorati sul fondo del laghetto.

Phormium, il lino della Nuova Zelanda

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Il Phormium

Fioritura: nel mese di giugno
Impianto: nel periodo primaverile
Tipo di pianta: arbusto sempreverde
Altezza max dei fusti: 3-4 metri

Il Phormium è una pianta appartenente alla famiglia delle Agavacee ed originario del continente oceanico (non per niente viene chiamato anche il Lino della Nuova Zelanda). Si presenta in forma cespugliosa con lunghe foglie nastriformi somiglianti a quelle dei gigli, dal colore verde brillante, porpora o rosato a seconda della specie. I fiori sono riuniti in pannocchie e fanno la propria comparsa nel mese di giugno.

Si presta sia alla coltivazione in vaso (dove non raggiungerà dimensioni considerevoli) sia all’allevamento in piena terra, dove offrirà il meglio della sua bellezza, creando dei cespugli molto caratteristici alti fino a quattro metri. Non richiede particolari attenzioni per regalare il meglio di sé, accontentandosi di poche e semplici cure ed adattandosi dunque alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardinaggio.

Orto in terrazzo? Si ma con il vaso giusto

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Fatte salve le specie vegetali di grosse dimensioni, quali anguria e zucca gialla, non ci sono limiti alla tipologia di ortaggi che possono essere coltivati in vaso: ravanelli, cetrioli, pomodori, bietole, fragole, carote, peperoncino e così via, si prestano tutti molto bene alla coltivazione in contenitore a patto di godere di una buona esposizione e di sufficiente spazio.

Per ottenere dal nostro orto in terrazza i medesimi risultati che ci aspetteremmo da un tradizionale orto in piena terra sarà sufficiente rispettare alcuni semplici accorgimenti a cominciare dalla scelta dei vasi: questi infatti devono necessariamente essere abbastanza profondi da permettere alle radici di espandersi e reperire dal substrato tutto il nutrimento che gli è necessario. Questo vale soprattutto per i cosiddetti ortaggi da radice quali carote, cipolle e aglio. La profondità ideale del vaso per ortaggi è quindi di 30-40 cm.

Come coltivare i ravanelli

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Il ravanello, botanicamente Raphanus sativum, è una radice sferica appartenente alla famiglia delle Cruciferae, originaria della Cina e del Giappone; questa radice è caratterizzata dalla forma tondeggiante, dal sapore leggermente piccante, dal colore rosso e dalla polpa bianca.

Generalmente il ravanello viene consumato crudo in insalata, oppure come guarnizione dei piatti, anche se in alcuni Paesi è mangiato anche cotto. Oltre alla varietà dalla buccia rossa esiste anche quella di colore bianco; il ravanello è una pianta annuale con un ciclo vegetativo molto breve.

La semina dei ravanelli può essere effettuata tra febbraio e luglio; per coltivare i ravanelli scegliete un posto soleggiato e preparate il terreno eliminando le erbe infestanti, e poi procedere alla semina. All’inizio della primavera la semina deve essere fatta in un luogo protetto, magari in vaso, mentre nei mesi più caldi può essere effettuata direttamente nel terreno.

Piante rampicanti: la Clianthus puniceus

Clianthus puniceus

La Clianthus puniceus

Fioritura: estate-autunno
Impianto: fine inverno o estate
Tipo di pianta: arbusto rampicante sempreverde
Altezza max: 3-4 metri

La Clianthus puniceus, meglio conosciuta come Becco di pappagallo, è un arbusto rampicante appartenente alla famiglia delle Fabaceae originario della Nuova Zelanda; questa pianta è caratterizzata dai fusti tortuosi, dalle foglie piccole ovali, dai fiori di colore rosso scarlatto che appaiono in estate e, soprattutto dai frutti che seguono i fiori, cioè dei lunghi baccelli contenenti grandi semi a forma di fagiolo. La Clianthus è una pianta sempreverde particolarmente adatta per abbellire un muro oppure un graticcio.

Piante esotiche da appartamento, le cure

piante esotiche appartamento

Cocco, kentia, chamaedorea, phoenix sono tutte piante che amano il caldo e vivono bene in un ambiente umido. In questo periodo possiamo trasferire tutte le nostre piante esotiche all’esterno perchè godano delle belle giornate e ricevano più luce; naturalmente però andranno poste al riparo sia dalla luce solare diretta che dal vento e dalle piogge, quindi l’ideale sarebbe metterle al riparo sotto una tettoia o a ridosso dei muri in balcone.

Le piante che sono un po’ troppo cresciute rispetto al vaso che le ospita andranno rinvasate in un contenitore leggermente più grande sul cui fondo sistemeremo, come al solito, uno strato di palline di argilla espansa e che riempiremo con del buon terriccio per piante verdi. Al terriccio possiamo mescolare del concime minerale o del compost per renderlo ancora più fertile. Se la pianta richiede un tutore sistemiamolo nel vaso insieme a questa e non dopo se non vogliamo rovinare le radici.

Piante da appartamento: la Pleomele

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La Pleomele (Pleomele reflexa)

Fioritura: non presenta fioritura
Impianto: nella stagione primaverile
Tipo di pianta: cespugliosa perenne
Altezza max: 3 metri

La Pleomele è una pianta appartenente alla famiglia delle Agavacee ed originaria dell’Asia e dell’Africa orientale, particolarmente apprezzata per la bellezza del fogliame. Generalmente viene coltivata come pianta da vaso all’interno delle pareti domestiche, ma nelle zone clima temperato può essere allevata anche all’esterno, dove tendere a crescere in forma cespugliosa.

Presenta foglie lunghe e lanceolate dal colore verde brillante o variegate di bianco-crema sui margini. Se lasciata crescere in piena terra, può raggiungere anche i tre metri di altezza, trasformandosi nella vera regina delle piante verdi da giardino per la sua straordinaria bellezza. La coltivazione è abbastanza semplice e basterà seguire le poche regole che troverete illustrate dopo il salto.

Piante da giardino: il genere Clarkia

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Il genere Clarkia

Fioritura: dalla tarda primavera all’inizio dell’estate
Impianto: inizio primavera
Tipo di pianta: erbacea annuale
Altezza max: 30-40 centimetri

Il genere Clarkia comprende circa 40 specie di piante erbacee annuali, originarie dell’America settentrionale e appartenenti alla famiglia delle Onagraceae. Queste piante sono caratterizzata dalla formazione di fusti eretti, dalle foglie lanceolate e dai fiori di colore rosa, bianco, rosso e viola che compaiono in tarda primavera, e che sono perfetti per la composizione di mazzi di fiori recisi. Come pianti annuali sono adatte anche alle bordure e ai giardini rocciosi. Tra le specie più diffuse e conosciute di Clarkie ci sono: la Clarkia elegans, la Clarkia pulchella e la Clarkia Breweni.

Piante da acquario: la Riccia fluitans

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La Riccia Fluitans è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Ricciaceae, che vive sul pelo dell’acqua di laghi e fiumi nei quali forma dei folti cuscinetti che rappresentano il rifugio idela di piccoli pesci; può essere coltivata anche sommersa, e proprio per questo rappresenta un’ottima pianta per l’acquario di acqua dolce.

Il sui ambiente ideale prevede una temperatura compresa tra 10 e 28°C, acqua sia tenera che dura e pH che va da 5 a 8. Esistono due tipi di Riccia fluitans che si distinguono per la gradazione di verde, chiaro oppure smeraldo.  

Ficus, le cure estive

ficus indiano

Chi non ha mai ricevuto in regalo, o donato a propria volta, un ficus alzi la mano. Infatti, grazie alla sua facilità di coltivazione, cui si accompagna un grande valore ornamentale, il Ficus indiano (Ficus elastica) è tra le piante d’appartamento più amate e diffuse. Per mantenerlo sano è fondamentale assicurargli le cure adeguate durante tutto l’anno e l’inizio dell’estate è proprio il momento giusto per mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti fondamentali per rinvigorirlo e prolungarne la vita. Vediamo di cosa si tratta:

Per cominciare, anche il ficus, come la gran parte delle altre piante da appartamento, trarrà beneficio da un trasferimento all’esterno. Sarà utile poi sostituire almeno in parte il terriccio o, se il vaso risulta troppo piccolo, procedere direttamente al rinvaso: scegliamone uno più grande riempito di terriccio universale cui mischieremo palline di argilla espansa per favorire il drenaggio e concime granulare a lenta cessione.