Astilbe per un cespuglio soffice e colorato

astilbe

Le Astilbe sono delle piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Saxifragacee ed originarie del continente asiatico, da dove poi si sono diffuse in parecchie zone del globo terrestre. Allo stato spontaneo ne esistono diverse specie, da quelle nane a quelle comuni (30-40 centimetri) a quelle giganti, che possono anche raggiungere il metro di altezza.

La forma è quella di un cespuglio tondeggiante parecchio denso, con foglie appuntite dal colore verde scuro e fiori piumosi a forma di piramide, che possono assumere colorazioni diverse (rosa, rosso, bianco o lilla).

Cresce frequentemente allo stato spontaneo, ma viene anche coltivata a scopo ormanentale per decorare giardini e viali o per farne fiori recisi. Come si coltiva? Bastano veramente poche cure per avere la nostra bella pianta soffice, che ci regalerà la sua splendida fioritura nel corso di tutta l’estate.

Lavori sul balcone a Marzo: conosciamo le cassette a riserva d’acqua.

vasi a riserva d'acqua

Naturalmente anche sul balcone, con l’inizio di Marzo, riprende la stagione propizia per completare i lavori di sistemazione, per da­re il definitivo assetto a tutto l’insieme e per mettere a dimora le ultime piante. Ebbene, proprio per quanti stanno ultiman­do la messa a punto della decorazione verde di terrazze e balconi, grandi o piccoli che essi siano, desideriamo parlare di due argo­menti altrettanto interessanti e importanti (e non lo sono meno anche per chi possiede un giardino o si occupa soltanto di coltivare specie da appartamento), due argomenti che si riferiscono rispettivamente alla sete e alla « salute » delle varie piante. Per quanto riguarda le annaffiature, di cui parleremo diffusamente anche nei mesi suc­cessivi, oggi desideriamo ricordare l’uso di particolari vasi « a riserva d’acqua » oltremo­do pratici, dove le piante vivono e prospe­rano in modo eccezionale. Il secondo argo­mento si riferisce al problema dei parassiti e degli insetti e alla difesa dai temibili ne­mici del verde. Ma eccovi la descrizione del­le famose cassette.

 

Manutenzione del prato, aerazione e sabbiatura

sabbiatura prato

Aerazione del prato

Con l’andare del tempo l’usura del prato porta ad una compressione del terreno e al conseguente compattamento del suolo; allo scopo di prevenire questo fenomeno può essere utile aggiungere molta sabbia nella fase di preparazione del prato e/ procedere di tanto in tanto alla sua aerazione, un intervento manutentivo che permette di migliorare la qualità del suolo consentendo all’aria di penetrare in profondità.

L’aerazione del prato può essere fatta praticando in maniera regolare dei fori nel suolo con una forca a tre-quattro denti oppure camminando sul prato con addosso delle speciali calzature (in vendita nei garden center più forniti) dotate di suole di ferro e puntali che penetrano nel terreno. L’aerazione ha inoltre l’effetto di favorire lo sviluppo delle radici, di migliorare la capacità del terreno di assimilare le sostanze organiche, di migliorare l’attività microbiologica e il drenaggio. Il periodo più indicato per procedere all’aerazione è quello di ripresa vegetativa del prato, tra marzo e aprile e in autunno.

Cimbidio, l’orchidea facile da coltivare

cimbidio

Il Cymbidium hybridum, meglio conosciuto come cimbidio, è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, ed è una specie originaria delle regioni montuose del Sudest asiatico e dell’Australia. Il cimbidio è una pianta erbacea fornita di pseudobulbi che immagazzinano le sostanze di riserva; le foglie sono strette e lanceolate e rimangono sulla pianta tutto l’anno.

La fioritura di alcuni esemplari avviene in autunno e in inverno, mentre di altri in primavera, e, comunque, si protrae per tre mesi. Il cimbidio è una delle orchidee più diffuse e facili da coltivare, anche perchè si tratta di una pianta molto resistente che durante la stagione calda può essere tenuta all’aperto in una zona luminosa e ventilata, ma non esposta direttamente ai raggi del sole; anche se tenuta all’interno ha bisogna di molta luce ma mai diretta.

Pisello odoroso, il rampicante che colora la primavera

pisello odoroso

Il Pisello odoroso (nome botanico Lathyrus odoratus) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Papilionacee ed originaria dell’Europa meridionale, molto diffuso alle nostre latitudini.

Il pisello odoroso

Presenta un fusto eretto che può raggiungere i due metri di altezza, arrampicandosi su sostegni come pergolate o ringhiere, sebbene ne esistano delle varietà di dimensioni più ridotte, che non hanno bisogno di sostegni per crescere. Ha foglie pinnate di colore verde chiaro e fiori dalla caratteristica forma di farfalla, che possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie (dal rosa al rosso, dal giallo al viola).

Solitamente cresce allo stato spontaneo, ma nulla ci vieta di coltivarlo nel nostro giardino, dove regalerà una magia di colori e profumi all’ambiente circostante.

Felci, approfondiamone la conoscenza

Felci

Come abbiamo visto ieri nell’articolo sulla moltiplicazione delle piante , le specie ornamen­tali fra le più decorative e simpatiche che esistano, sono le felci ed è di queste belle piante ornamentali che ci comincieremo ad occupare da oggi e nei prossimi giorni. 

Le specie raggruppate sotto il termine ge­nerico di «felci» sono moltissime: circa 9000, tra cui esistono pianticelle alte pochi centimetri e le imponenti felci arboree australia­ne, che sono veri e propri alberi alti anche 25 m. Esistono specie spontanee anche nel nostro Paese e specie di origine esotica, coltivate come piante ornamentali da ap­partamento.

Il terriccio ideale è quello costituito da 2/4 di torba, 1/4 di sabbia e 1/4 di terra nor­male.

L’esposizione deve essere assolutamente om­brosa, al riparo dal vento. Nelle regioni del Nord Italia le felci normalmente perdono le foglie, che rivegetano in primavera. È opportuno proteggere i cespi, alla fine dello autunno, con foglie secche.

 

Come fare il compost, i contenitori per il compostaggio

contenitori compostaggio

Quando vi abbiamo spiegato come si fa il compost, o composta, abbiamo appena accennato ai contenitori, i cosiddetti composter, dentro ai quali stoccare la nostra miscela di rifiuti organici perchè si trasformi in humus. Oggi quindi torneremo sull’argomento per spiegarvi quanto sia importante la scelta del composter adeguato per ottenere una buona composta e non rischiare di mandare all’aria tutti i nostri buoni propositi.

Il composter vero e proprio è solitamente una campana di plastica dotata di coperchio e di fori di areazione, per fare il compost però è possibile utilizzare anche bidoni o cassette opportunamente adattati allo scopo; vi abbiamo già detto infatti che una delle condizioni necessarie perchè i rifiuti organici si trasformino in concime è la presenza di ossigeno. Ne consegue che se stipaste i resti della cucina o dell’orto-giardino in un contenitore completamente chiuso non otterreste altro che una poltiglia inutilizzabile di spazzatura.

Moltiplicazione delle piante: Marzo è il mese più adatto

felce

Le piante da appartamento nel mese di mar­zo debbono essere curate come indicato nell’articolo Piante da appartamento: consigli utili per la coltivazione. Soltanto nelle regioni più meridionali, dove la temperatura si è ormai stabilizzata e non sono più da temersi pericolosi ritorni del freddo, gli esemplari più robusti potranno essere riportati al­l’aperto.

Una precauzione sempre opportuna è quella di sistemare i vasi contro un muro o sotto una tettoia per evitare i danni dell’eventuale caduta di prolungate piogge. È anche consigliabile procedere alla conci­mazione delle specie ornamentali da appar­tamento usando fertilizzanti organici in pol­vere da spargere sulla terra.

 

Piante aromatiche: la Santolina

santolina

Se volete colorare di giallo il vostro giardino ed allo stesso tempo avere a portata di mano una pianta aromatica e dalle riconosciute proprietà officinali, potete puntare sulla coltivazione della Santolina.

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Composite ed originaria del continente europeo, in particolare della zona mediterranea, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa a tutte le latitudini. Si presenta come un piccolo arbusto, dai fusti sottili ed eretti e dalle foglie di colore grigio o verde a seconda della specie.

Nel periodo che va da aprile a luglio, la Santolina si mostra in tutta la sua bellezza, facendo germogliare degli splendidi capolini gialli molto caratteristici e particolarmente adatti al processo di essiccazione.

Lavori mese per mese: Marzo

lavori marzo

In casa:
irrorare le piante ogni giorno, insistendo sulla pagina inferiore delle foglie. Smuovere bene il terreno dei vasi. Annaffiare più frequentemente del solito, magari con una dose di acqua ridotta, per evitare alla pianta la siccità, molto dannosa in questo mese. Concimare con fertilizzante organico in polvere sparso in superficie.

Spruzzare le foglie con un buon lucidante antiparassitario. Iniziare, verso la fine del mese, le irrorazioni settimanali con acqua e stimolante ormonico. Evitare la diretta esposizione delle piante da appartamento all’aria fino a quando la temperatura esterna non sia superiore ai 16°.
 
Sul balcone:
rimuovere le ultime coperture invernali. Rinvasare (verso la fine del mese) i gerani e le altre piante perenni, utilizzando terriccio fresco e ben concimato.
Dare inizio al trapianto a dimora delle pianticelle nate da seme in autunno o durante l’inverno.

Controllare tutte le legature dei rampicanti e provvedere a rinnovarle se il gelo ha provocato qualche danno. Provvedere alla potatura del glicine.

 

Come fare il compost

come fare il compost

Il compost, noto anche come terricciato o composta, è un concime naturale ottenuto dalla decomposizione e umidificazione di scarti organici. Tali processi avvengono ad opera di micro e macrorganismi (batteri, funghi, lombrichi, insetti, ecc.) in presenza di alcune condizioni particolari: la presenza di ossigeno e l’equilibrio di alcuni elementi chimici contenuti nelle sostanze utilizzate.

Capirete quindi come i rifiuti organici della cucina e dell’orto, o giardino, rappresentino materiale prezioso che è possibile trasformare in humus e riutilizzare per rendere più fertile il terreno e nutrire le piante riducendo, allo stesso tempo, la quantità di rifiuti immessi nell’ambiente.  Ma cosa bisogna fare per ottenere un buon compostaggio? Vediamolo insieme passo dopo passo:

Il materiale da compostare

Il materiale da compostare deve essere vario e ben miscelato; attenzioni quindi alla proporzione tra sostanze ricche di carboidrati, quali fogliame, paglia, residui di potature, carta, e sostanze ricche di proteine, quali avanzi di cucina, erba verde, letame.

Febbraio, è tempo di piantare il Peperone

peperoni

Progettare l’orto

Le temperature gelide ancora imperversano sul Belpaese, impedendoci di prenderci cura delle nostre amate piante da giardino. Ciò non significa però che dobbiamo starcene con le mani in mano in questo periodo dell’anno, poiché di operazioni da compiere ce ne sono a decine.

Ad esempio, possiamo cominciare a progettare l’orto, in modo da avere ortaggi a sufficienza nel corso della prossima estate, senza dover ricorrere quotidianamente al fruttivendolo di fiducia.

Cosa piantare nei mesi di febbraio-marzo? Tra le piante più utili dal punto di vista culinario c’è il Peperone (Capsicum), appartenente alla famiglia delle Solanacee ed originario del continente Americano. Alle nostre latitudini è parecchio apprezzato come ortaggio, tanto che durante la stagione estiva non può proprio mancare sulla tavola degli italiani.

Erbe aromatiche: il Cardo Mariano

cardo mariano

Il Cardo Mariano è una pianta a fusto eretto e vigoroso, ha foglie grandi, lobate, dal colore verde intenso, lucenti con striature biancastre e bordo spinoso e ciliato. I fiori, di un bel color violetto sono circondati da brattee spinose e riunite in grandi capolini. La fioritura avviene in estate, e la pianta può raggiungere il metro e mezzo d’altezza.

Questa pianta a carattere seminfestante, è particolarmente diffusa nell’area mediterranea e principalmente nell’Italia del Sud e del Centro, più raramente nel Nord-Italia. Si rinviene con una certa facilità nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, tra le macerie.

Di essa, si utilizzano le foglie, la radice e i semi. Le foglie van colte in primavera e fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato, mentre le radici si asportano in primavera o in autunno. Mondate dalla terra si fanno essiccare dopo averle tagliate a pezzi. I semi si raccolgono per scuotimento dei capolini essicati.

Attenzione: i semi vanno usati solo dietro prescrizione medica.

 

Carissa macrocarpa, la Prugna del Natal

carissa

La Carissa macrocarpa, conosciuta anche come Prugna del Natal, è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Apocynacee (la stessa dell’Oleandro) ed originaria dell’Africa del Sud.

Allo stato spontaeo può raggiungere anche i 5 metri di altezza, ma alle nostre latitudini non supera mai i due metri, mantenendo le dimensioni  di un alberello ed adatta quindi anche alla coltivazione in piccoli spazi.

E’ caratterizzata da un fusto liscio e spinoso, con foglie lucide e ovali dal colore verde brillante. In primavera la Carissa macrocarpa regala una spettacolare fioritura a forma di stella, bianca e profumata, alla quale seguono i caratteristici frutti fucsia grandi come prugne (di qui il nome comune), commestibili una volta giunti a maturazione.